Impara le Fondamenta della Sceneggiatura

La sceneggiatura è l'architettura invisibile di ogni grande storia cinematografica. Non si tratta solo di scrivere dialoghi — è costruire mondi, dare vita a personaggi che respirano, creare ritmo e tensione.

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Materiali per sceneggiatura con script e note creative

La Struttura in Tre Atti

Aristotele la conosceva già nell'antica Grecia. Ogni storia ha un inizio, un mezzo e una fine. Sembra banale? Aspetta di scoprire quanto è complesso costruire questi atti in modo che funzionino davvero.

1

Primo Atto

Presenti il tuo mondo e il protagonista. Qui stabilisci le regole del gioco e poi — boom — arriva l'incidente scatenante che cambia tutto. Di solito occupa il primo 25% della storia.

2

Secondo Atto

La parte più difficile da scrivere. Il protagonista affronta ostacoli crescenti, fa alleanze, subisce sconfitte. Questo atto contiene il cuore emotivo della storia e occupa circa il 50% dello script.

3

Terzo Atto

La resa dei conti finale. Tutti i fili narrativi convergono qui. Il protagonista affronta la sfida definitiva con gli strumenti emotivi e pratici sviluppati durante il viaggio.

Processo creativo di sviluppo dei personaggi

Personaggi che Vivono

Un personaggio memorabile non è una lista di caratteristiche. È qualcuno con contraddizioni, paure nascoste, desideri inconfessabili. Qualcuno che potrebbe esistere veramente.

  • Definisci cosa vuole veramente il personaggio, non cosa dice di volere
  • Crea una ferita emotiva che influenza le sue scelte presenti
  • Dai al personaggio una visione del mondo che verrà messa alla prova
  • Costruisci relazioni complesse con altri personaggi che rivelano sfaccettature diverse
  • Fai in modo che le sue azioni abbiano conseguenze reali e irreversibili

I personaggi piatti annoiano. Quelli complessi restano impressi anche dopo che i titoli di coda sono finiti. La differenza sta nei dettagli che non vengono mai detti esplicitamente ma che informano ogni scelta del personaggio.

L'Arte del Dialogo

Le persone raramente dicono esattamente quello che pensano. Un buon dialogo cinematografico lavora su due livelli: quello che viene detto e quello che viene realmente comunicato. Questo si chiama sottotesto.

Tecnica Quando Usarla Effetto
Interruzioni Momenti di tensione o emozione intensa Crea realismo e urgenza, mostra conflitto diretto
Pause significative Prima di rivelazioni importanti o decisioni difficili Aumenta la tensione, permette al pubblico di anticipare
Evasione Quando un personaggio vuole nascondere qualcosa Rivela verità attraverso ciò che non viene detto
Contraddizione Quando parole e linguaggio del corpo divergono Mostra conflitto interno e ambiguità morale

Esperienza di Apprendimento

Ritratto di Lazzaro Barbieri

"Prima pensavo che scrivere dialoghi fosse la parte facile. Poi ho capito che ogni battuta doveva guadagnarsi il suo posto sulla pagina. Adesso ascolto le conversazioni in modo completamente diverso."

— Lazzaro Barbieri

Esercizi Pratici di Scrittura

La teoria ti porta fino a un certo punto. Poi devi sporcarti le mani e scrivere. Questi esercizi ti aiutano a sviluppare muscoli narrativi specifici.

La Scena Silenziosa

Scrivi una scena di tre pagine senza dialoghi. Il protagonista deve comunicare un'emozione complessa usando solo azioni fisiche e interazioni con l'ambiente.

Obiettivo: imparare a mostrare invece di dire. Spesso i giovani sceneggiatori affidano troppo al dialogo quando un gesto può dire di più.

Il Conflitto Nascosto

Due personaggi parlano di un argomento banale — il tempo, cosa cucinare per cena — ma entrambi hanno un'agenda nascosta completamente diversa.

Obiettivo: padroneggiare il sottotesto. Nel cinema, i conflitti interessanti raramente vengono dichiarati apertamente.

Vincolo di Tempo

Scrivi una scena che dura esattamente 90 secondi sullo schermo. Il protagonista ha questo tempo per compiere un'azione cruciale che cambierà la sua vita.

Obiettivo: imparare l'economia narrativa. Ogni secondo conta e ogni parola deve avere uno scopo preciso.

Il Punto di Vista

Prendi una scena famosa da un film che conosci. Riscrivila dal punto di vista di un personaggio secondario che era presente ma silenzioso.

Obiettivo: comprendere come la prospettiva cambia radicalmente la storia. Ogni personaggio ha la sua verità.